Il tempo dà il ritmo alla nostra vita, ne garantisce l’efficienza, sottolinea i nostri gesti quotidiani.
La sequenza dello yoga ormonale si esegue in trenta minuti. La frequenza e la precisione sono strettamente collegati all’efficacia della pratica, perché determinano il risveglio e la risposta del nostro corpo agli stimoli. L’organismo impara a seguire le indicazioni che gli arrivano dalla nostra metodicità e reagisce di conseguenza. Esattamente come i nostri muscoli reagiscono armonicamente al movimento dinamico.
Per questo è importante imparare correttamente la respirazione e le posizioni al ritmo del respiro, per attivare il nostro sistema ormonale ma anche riequilibrare l’energia fisica e mentale.
Uno dei vantaggi dello yoga ormonale è la possibilità di poterlo praticare in autonomia, scegliendo il luogo e il momento a noi più idonei.
Apparentemente, questa opportunità sembra riservata solo agli allievi più costanti e metodici ed è meno favorevole a quanti hanno bisogno di un impegno preciso e della presenza di una guida che supervisioni le posizioni ed eventualmente le corregga.
Ma, in realtà, uno dei benefici non secondari dello yoga ormonale è proprio quello di farci apprezzare l’autodeterminazione e l’impegno. Decidere i giorni e l’ora ci rende consapevoli delle nostre capacità nel portare a termine un impegno, senza però demoralizzarci se, qualche volta, non riusciamo ad adempiere a quanto ci siamo prefissati.
Gli effetti benefici dello yoga ormonale si ottengono rispettando una frequenza di tre-quattro giorni settimanali, preferibilmente nelle ore mattutine, quando l’organismo ha più bisogno di una sferzata di energia. È una indicazione utile ma non tassativa. Questo ci permette di modulare il nostro impegno, trovando sempre il modo di recuperare quanto perso per un imprevisto, ma non mancando l’obiettivo finale.