Una pratica dinamica naturale che coinvolge mente e corpo per eliminare lo stress e aiutare gli uomini a sentirsi più vitali. Da provare allo Yogafestival di Milano dal 18 al 20 ottobre.

DI VALENTINA RAVIZZA
STYLE Magazine 18 Ottobre 2019

Stanchezza, insonnia, disfunzioni erettili, calo della libido: non sono sintomi insoliti per gli over 45, quando il testosterone inizia, seppur molto lentamente, a diminuire (e in casi più rari di squilibri ormonali anche negli uomini più giovani). Qualcuno se ne accorge vedendo i capelli diradarsi, altri iniziano a preoccuparsi dopo una défaillance a letto, ma per riequilibrare la chimica dell’organismo può bastare mezz’ora al giorno di esercizi. Non una pratica fisica qualunque ma lo Yoga ormonale: «Una combinazione di movimenti, posizioni yoga, respirazione, pratiche energetiche tibetane e tecniche di visualizzazione e rilassamento che contribuiscono a stimolare e riattivare i testicoli, la tiroide, l’ipofisi e le ghiandole surrenali» spiega Carla Nataloni, insegnante specializzata in questa tecnica, che presenterà anche allo Yogafestival di Milano dal 18 al 20 ottobre.

Semplificando potremmo dire che lo stress psicofisico riduce il testosterone, la cui diminuzione contribuisce a sua volta ad aumentare lo stress, in un circolo vizioso che fa sentire più deboli e stanchi. Al contrario, eseguire l’intera sequenza dello Yoga ormonale almeno tre volte la settimana, meglio se al mattino, contribuisce a riattivare la corretta produzione di ormoni e il sistema circolatorio, a migliorare il metabolismo e a rafforzare il sistema immunitario.

Come funziona lo Yoga Ormonale

Il metodo creato da Dinah Rodrigues, psicologa e insegnate di yoga, è una pratica naturale, in quanto basata sulla fisiologia. Si comincia con una sequenza di riscaldamento che dura quattro minuti e mezzo, poi si passa ad alcune asana, le posizioni ricorrenti anche nell’Hata yoga, come Janu Shirshasana, la cosiddetta posizione ruotata con la testa sul ginocchio, che fa circolare l’energia dal naso ai testicoli. Infine si passa al pranayama, la respirazione controllata che massaggia gli organi interni e le ghiandole surrenali, semplice da eseguire ma molto efficace: seduti con la schiena dritta e le mani chiuse in Jnana Mudra (unione di pollice e indice) si inspira contando fino a tre e si espira contando fino a sei. Una pratica che può tornare utile in qualunque momento della giornata, quando ci si sente sotto pressione, per esempio prima di una riunione importante.

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